APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2004

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n.1 Non c'era posto per loro

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«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò
che si facesse il censimento di tutta la terra.
Questo primo censimento fu fatto quando era governatore
della Siria Quirino. Andavano tutti a farsi
registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe,
che era della casa e della famiglia di Davide,
dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea
alla città di Davide, chiamata Betlemme, per
farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che
era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo,
si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla
luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e
lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto
per loro nell’albergo.
C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano
di notte facendo la guardia al loro gregge.
Un angelo del Signore si presentò davanti a loro
e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono
presi da grande spavento, ma l’angelo disse
loro: “Non temete, ecco vi annuncio una grande
gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato
nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo
Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino
avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
E subito apparve con l’angelo una moltitudine
dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria
a Dio nel più alto dei cieli. E pace in terra agli
uomini che egli ama”» (Lc 2, 1-14).

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